Il Golfo di Olbia è disseminato di spiagge e calette a dir poco spettacolari: a nord, in direzione Golfo Aranci, troviamo la celebre spiaggia di Pittulongu, la spiaggia di Lo Squalo, il Pellicano, Mare e Rocce, Bados e le numerose calette del litorale Pittulongu-Golfo Aranci. A sud - in direzione San Teodoro - troviamo invece il Lido del Sole, Le Saline, Bunthe, Li Cuncheddi, le insenature di Porto Istana, Costa Corallina, Porto San Paolo.
La Particolarità di questa zona geografica - motivo per cui spesso i visitatori la scelgono rispetto ad altre - sta proprio nella frammentazione della costa in piccoli golfi con orientamenti differenti, che lascia sempre alcune spiagge al riparo dai venti predominanti
Un breve approfondimento sulla spiaggia più vicina all’ Hotel dP Olbia - Sardinia: Il termine “Pittu” in sardo-logudorese significa “becco” (o estremità appuntita), mentre “longu”, di facile interpretazione, significa per l’appunto“lungo”: quindi “becco lungo”, in riferimento alla forma di mezzaluna della spiaggia, resa ancor più bella dalla sabbia fine e bianca, ricca di conchiglie
La spiaggia di Pittulongu dista solo 1 Km dall’Hotel dP Olbia - Sardinia ed è la spiaggia prediletta dagli olbiesi. Grazie al suo fondale basso, è perfetta per le famiglie con bambini. É inoltre una delle spiagge meglio attrezzate presenti in zona, con parcheggi gratuiti, noleggio ombrelloni e sdraio, accesso per persone diversamente abili, bar e ristoranti dai quali si può ammirare l’incantevole vista di Sua Maestà, l’isola di Tavolara
Il nome Olbia ha con molta probabilità origine preromana: difatti risalirebbe al greco Olbios, “felice”, che a sua volta deriverebbe dal fenicio “Olba” o “Elbi”. Sono testimonianze degli antichi insediamenti la necropoli punico-romana, oggi Museo della Necropoli, che conta 450 tombe ed è situata ai piedi dell’altare della Basilica di San Simplicio (XI - XII sec.), il più importante edificio di culto della Gallura e, al contempo, la più antica testimonianza della religione cristiana in Sardegna
La chiesa prende il nome dal Patrono di Olbia, celebrato a maggio di ogni anno con la famosa Festa di San Simplicio caratterizzata dalla processione accompagnata dal corteo in costume. Nel territorio di Olbia troviamo una cinquantina di insediamenti nuragici risalenti all'Età del Bronzo, tra i quali spiccano per importanza la Tomba dei giganti di su Monte de S’Abe, il Nuraghe Riu Mulinu e il Pozzo Sacro Sa Testa. Al periodo dell’insediamento cartaginese risalgono invece i resti delle mura visibili in via Torino. Sono altresì visibili resti del foro romano, in prossimità del Palazzo Comunale, e dell’acquedotto, in località Tilibbas
Il monumento archeologico di Sa Testa, facilmente raggiungibile dalla strada panoramica Olbia-Golfo Aranci, è situato a poche centinaia di metri dall’Hotel dP Olbia - Sardinia. Risalente all’Età del Bronzo Finale (1200-900 a.C.), era considerato un luogo sacro, dove veniva praticato il culto delle acque: tramite offerte votive di statuette, vasi e oggettistica, si invocava la protezione divina. Il sito archeologico, gestito dal Comune di Olbia, è aperto al pubblico e ad accesso gratuito. É immerso in una suggestiva area verde protetta, costellata di cartelli descrittivi che ne raccontano la storia.
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